Abati e Curati

L’Abbazia ha registrato nei secoli i seguenti Abati Commendatari

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Abate Commendatario

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Abate Commendatario

1489 -:-1500 Marcantonio Arcamone

18°

1747 -:-1756 Giuseppe Spinelli**

1501 -:-1522 Giovan Carlo Cossa

19°

1757 -:-1775 Antonino Sersale**

1523 -:-1529 Michele Cossa *

20°

1776 -:-1780 Serafino Filangieri**

1530 -:-1546 Innico d’Avalos d’Aquino

21°

1781 -:-1801 Giuseppe Capece Zurlo**

1547 -:-1549 Giulio della Rovere

22°

1802 -:-1832 Luigi Ruffo Scilla

1550 -:-1555 Ettore Carafa

23°

1833 -:-1844 Filippo Giudice Caracciolo**

1556 -:-1560 Giovanni Andrea Mercurio

24°

1845 -:-1877 Sisto Riario Sforza**

1561 -:-1600 Innico d’Avalos d’Aragona

25°

1878 -:-1896 Guglielmo Sanfelice°

1601 -:-1621 San Roberto Bellarmino

26°

1897 -:-1898 Vincenzo Maria Sarnelli°

10°

1622 -:-1630 Tommaso d’Avalos

27°

1898 -:-1923 Giuseppe Ant. Erm.Prisco°

11°

1631 -:-1642 Ippolito Aldobrandini

28°

1923 -:-1923 Michele Zezza°

12°

1643 -:-1661 Marcantonio Franciotti

29°

1924 -:-1952 Alessio Ascalesi°

13°

1662 -:-1666 Agostino Franciotti

30°

1952 -:-1957 Marcello Mimmi°

14°

1667 -:-1698 Innico Caracciolo

31°

1958 -:-1966 Alfonso Castaldo° 

15°

1699 -:-1717 Fortunato Carafa

32°

1966 -:-1987 Corrado Ursi°

16°

1718 -:-1725 Niccolò Rodolwich

33°

1987 -:-2006 Michele Giordano°

17°

1726 -:-1746 Tommaso Ruffo

34°

Dal 20 maggio 2006 Crescenzio Sepe°

(*)  Titolo perso a seguito della condanna di alto tradimento verso il Duca d’Oranges
(**) In base al Concordato del 1747 tra la Santa Sede e Re Carlo III°, gli Arcivescovi di Napoli assunsero il titolo di Abate Commendatario di Procida
(°) dal 1864, con la confisca dei beni della Collegiata di San Michele e l’abolizione della Commenda, resta il titolo di Abate di Procida.

 

La Vicaria Perpetua venne istituita dal Card. Roberto Bellarmino nel 1601; nei secoli successivi l’Abbazia ha registrato i seguenti Vicari Curati:

1601

Claudius Del Giudice

1800

Joseph Scotto D’Amante

1602

Agnellus D’Urso

1818

Thomas Scotto Galletta

1608

Franciscus Antonius Giardullo

1862

Nicolaus Ricci   

1632

Johannes Antonius De Jorio  

1903

Michael Costagliola

1643

Didacus Grossi             

1904

Joseph Costagliola

1660

Andreas Scotto Di Palumbo

1912

Antonius De Rubertis

1683

Andreas Scotto Di Tabaia

1957

Nicolaus Scotto Di Vettimo

1711

Joseph Scotto Di Tabaia

1959

Aloisius Fasanaro

1770

Nicolaus Lubrano Di Vavaria

2007

Michael Del Prete

                                   

L’Attuale Curato dell’Abbazia di San Michele Arcangelo è: Monsignore Michele Del Prete.

Il percorso pastorale, che lo porta il 1° maggio 2007 a divenire Parroco nell’Abbazia ove, il 6 luglio 1968, il Cardinale Corrado Ursi lo aveva ordinato sacerdote è stato lungo ed impegnativo. 

Dal 1969 al 1981 è Vicario parrocchiale in S. Maria della Salute a Bellavista – Portici; dal 1981 al 2000 è a Napoli: fino al 1989 Parroco in San Severo alla Sanità e poi Parroco in Santa Maria dei Vergini.

Nel 2000 rientra a Procida. Oggi è Parroco in SS. Annunziata ed in San Michele Arcangelo.

Dal 1988 al 1998 è stato anche Decano del III° decanato della Diocesi di Napoli.

E’, inoltre, Cappellano d’onore di S.S. Giovanni Paolo II° nonché Canonico Minore della Collegialità di S. Giorgio Maggiore in Napoli.

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Curato restauratore” così ama definirsi Monsignore Michele Del Prete.

Grazie alla sua tenacia e determinazione, alla collaborazione dell’Associazione Millennium ed al sostegno dei numerosi visitatori e della comunità isolana, oggi è possibile fruire e godere delle bellezze e dei tesori dell’Abbazia.

Monsignore Del Prete, infatti, persegue con impegno, perseveranza e non poche difficoltà il vecchio progetto di riqualificazione dell’Abbazia e dei suoi sotterranei iniziato con ardore e indomita passione dal precedente curato Monsignore Luigi Fasanaro.

Numerosi i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione ed i restauri che Monsignore Del Prete ha portato avanti nell’ultimo decennio, tra i quali è doveroso citare il recupero ed il restauro di 11 tavole votive (ex voto marinari) e di 8 tele del XVI e XVII secolo; la lucidatura di antichi candelieri; la catalogazione dell’antica biblioteca ed il suo inserimento nel sistema SBN; la dotazione delle teche per l’esposizione di testi antichi, arredi e oggetti sacri; l’adeguamento dell’impianto elettrico; la nuova cassaforte e il nuovo impianto di allarme antiintrusione; l’adeguamento della fogna e la realizzazione dei nuovi servizi igienici; gli scivoli d’ accesso alla chiesa ed il restauro dei pastori del presepe di scuola napoletana del XVII secolo, tutt’ora in corso.

I prossimi interventi prevedono la ristrutturazione della Necropoli, della Cappella di S. Alfonso Maria de Liguori ed il restauro degli organi a mantice del XVII secolo.