L’Abbazia

Imponente e millenaria l’Abbazia Di San Michele Arcangelo sorge sul promontorio di Terra Murata a circa 91 metri a picco sul mare.
Il borgo di Terra Murata per la sua posizione strategica costituì il primo nucleo abitativo dell’isola a seguito delle invasioni barbariche e le successive incursioni saracene. L’antico borgo costituito da un agglomerato di case, perciò denominato “Terra Casata”, aveva due porte d’accesso: la Porta della Terra e la Porta di Mezz’Omo, indizio quest’ultima del probabile ponte levatoio e primo accesso al cuore della cittadella medievale. La “Terra Casata” era il luogo più sicuro dell’isola dove gli abitanti potevano trovare rifugio dalle temute incursioni saracene. Nel 1563, per volere del Cardinale Innico D’Avalos d’Aragona, signore e abate commendatario dell’isola, “la Terra” fu dotata di un imponente e articolato sistema difensivo con mura e torri di avvistamento e rinominata Terra Murata ovvero terra cinta da mura, assumendo un assetto che ancora oggi è possibile rintracciare. La vita del borgo si svolgeva tutt’intorno all’Abbazia di San Michele Arcangelo. Nata come monastero benedettino, la chiesa fu fondata nel 1026 e dedicata al culto di Sant’Angelo. Solo in seguito, presumibilmente alla fine del XV secolo, fu intitolata a San Michele Arcangelo patrono dell’isola.
L’odierno impianto della chiesa è frutto di molteplici stratificazioni architettoniche avvenute nel corso dei secoli, la più importante ad opera del Cardinale Innico D’Avalos (1561) che le conferì l’impronta architettonica ancora oggi ben riconoscibile. Di forma longitudinale a croce latina “asimmetrica” con una navata centrale e due laterali è arricchita sul lato sinistro di ulteriori tre cappelle ottocentesche. L’Abbazia è dotata di due diversi ingressi, quello principale detto Porta del Carmine con il portale in pietra di piperno del 1600 e l’ingresso secondario, sito dal lato opposto, caratterizzato dalla presenza di una statua di San Michele Arcangelo e dall’iscrizione “Defende nos in praelio” (difendici nella battaglia).